Maturazione di Nicolò Barella e l’Italia spinta dal dolore per la mancata Coppa del Mondo

Nicolò Barella non ha gradito che gli sia stato ricordato che ha segnato più gol internazionali di qualsiasi altro giocatore nella rosa Maglie da calcio Italia poco prezzo a Euro 2024. „Questo mi preoccupa un po'“, ha detto quando gli è stato fatto notare il dettaglio al termine della vittoria per 2-1 contro l’Albania di sabato. „Significa che sto diventando vecchio“.

A 27 anni, Barella non è certo al tramonto della sua carriera. Ci sono molti giocatori più anziani che rappresentano gli Azzurri in Germania, eppure solo un esterno, Jorginho, ha ricevuto più presenze. Il giocatore dell’Arsenal ha esordito per la 55esima volta contro l’Albania. Barella è a quota 54.

La loro coppia di centrocampo è un pilastro fondamentale della squadra di Luciano Spalletti, uno dei pochi elementi rimasti della squadra che ha vinto l’ultimo Campionato Europeo sotto la guida di Roberto Mancini. Se Jorginho, oggi 32enne, era all’apice delle sue capacità, vincendo la Champions League con il Chelsea nella stessa estate e arrivando terzo nella votazione del Pallone d’Oro, Barella porta il peso delle aspettative questa volta.

Negli ultimi tre anni ha conquistato otto trofei, aggiungendo un paio di titoli di Serie A, due Coppe Italia e tre Supercoppe con l’Internazionale ai successi europei con l’Italia. Barella non ha ancora eguagliato Jorginho nella conquista della Champions League, ma ha giocato la finale 12 mesi fa.

A marzo, durante un’amichevole contro l’Ecuador, ha indossato per la prima volta la fascia di capitano dell’Italia, diventando il secondo giocatore sardo a farlo e segnando l’occasione con un gol di testa. Per Barella si tratta del nono gol in Nazionale. Contro l’Albania è arrivato a 10.

Un finale superlativo che ha completato la rimonta dell’Italia dopo un inizio disastroso. Il tiro deviato di Gianluca Scamacca ha attraversato l’area di rigore e ha raggiunto Federico Dimarco, che l’ha ribattuto verso Barella. Il giocatore ha avuto tempo e spazio, ma anche un pallone goffo da lavorare. Pochi giocatori avrebbero avuto l’audacia di tirare al primo colpo dal limite dell’area e molti meno la tecnica di agganciarla all’angolino.

Maturazione di Nicolò Barella e l’Italia spinta dal dolore per la mancata Coppa del Mondo

La palla in rete non è nemmeno il piatto forte di Barella. È vero che nella sua stagione più prolifica all’Inter è andato a segno nove volte, ma in quest’ultima campagna ha continuato a essere una componente fondamentale della squadra vincitrice del titolo, pur segnando solo due volte. Il suo gioco si basa molto di più sugli assist e su un’unica forma di connettività furiosa: riposizionarsi incessantemente in tutto il campo per essere al servizio dei compagni di squadra.

Eppure Barella ha segnato più gol per l’Italia, in meno partite, di quanti ne abbia segnati uno dei più grandi numeri 10 della nazione, Francesco Totti, in un’intera carriera. Non era nemmeno previsto che Barella partisse sabato, dopo essere stato messo da parte per quindici giorni a causa di uno stiramento alla coscia.

„Non andate a dire che è indispensabile“, ha detto Spalletti dopo aver sentito troppi giornalisti elogiare il centrocampista durante le interviste post-partita. „Possiamo fare a meno di chiunque. Abbiamo 26 giocatori forti, una Nazionale non può dipendere da un solo individuo“.

Il dirigente ha voluto sottolineare come tutta la sua squadra abbia reagito alla sconfitta dopo 23 secondi, il gol più veloce segnato in un Campionato Europeo. „Nessuno dei ragazzi ha alzato le braccia e ha iniziato a incolpare un compagno di squadra. Tutti hanno detto: ‚Questo non cambia nulla, ricominciamo dalle cose che sappiamo fare'“.

All’inizio dell’anno ha parlato dell’importanza del „blocco Inter“ nella sua squadra: un nucleo di giocatori la cui familiarità e mentalità vincente potrebbe elevare Maglie da calcio Italia bambino. È stata una sorpresa vedere due di loro, Dimarco e Alessandro Bastoni, comunicare così male nel pasticcio che ha portato al gol di Nedim Bajrami per l’Albania, eppure è stato quest’ultimo giocatore a pareggiare prima del gol vittoria di Barella.

Un altro esempio della resilienza che ha portato l’Inter a 94 punti in Serie A nella scorsa stagione? Federico Chiesa ha offerto una prospettiva diversa, dicendo che la battuta d’arresto iniziale in uno stadio ostile gli ha fatto tornare in mente il trionfo dell’Italia nella finale del 2021 Maglie Europa a Wembley. L’ala della Juventus è stata un’altra delle prestazioni più impressionanti dell’Italia contro l’Albania, ed è stata nominata uomo della partita dalla Uefa.

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